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A cosa serve il letrozolo?

A cosa serve il letrozolo?

A cosa serve il letrozolo?

Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. Il https://mcaresolution.com/nuove-linee-guida-sulla-corretta-modalita-di/ può essere somministrato per diversi mesi o anni a seconda della vostra particolare situazione. L’oncologo che vi ha in cura discuterà con voi quella che a suo parere è la durata del trattamento più indicata per il vostro caso. Si descrivono di seguito gli effetti collaterali più comuni e anche i meno frequenti, mentre sono stati tralasciati gli effetti collaterali molto rari. Il Letrozolo agisce riducendo la concentrazione di ormoni estrogeni generati dall’organismo.

  • Il Letrozolo è indicato principalmente per il trattamento del cancro al seno ormono-dipendente nelle donne in post-menopausa.
  • Qualora si dimentichi di assumere una compressa, non bisogna assolutamente assumere una dose doppia di farmaco per compensare la dimenticanza, ma deve essere subito informato il medico oncologo che deciderà il da farsi.
  • La somministrazione orale del letrozolo a ratti femmine ha comportato una riduzione nel rapporto accoppiamento e gravidanza e un aumento delle perdite pre-impianto.
  • In tutte queste pazienti la soppressione dell’estrogeno è stata mantenuta per tutto il trattamento.

Medicinale con in maggior numero di esperienze

In questo caso, è meglio saltare la dose dimenticata e continuare con il normale programma di dosaggio. Il Letrozolo può essere assunto con o senza cibo, ma è preferibile prenderlo alla stessa ora ogni giorno. È importante informare il medico di qualsiasi effetto collaterale o cambiamento nelle condizioni di salute. La somministrazione orale del letrozolo a ratti femmine ha comportato una riduzione nei rapporti relativi ad accoppiamento e gravidanza e un aumento delle perdite pre-impianto.

Farmaci Equivalenti

2.5 mg di letrozolo marcato con 14C a volontarie sane in postmenopausa, l’88,2 ± 7,6% della radioattività è stata recuperata nelle urine ed il 3,8 ± 0,9% nelle feci entro 2 settimane. Il Letrozolo agisce inibendo l’enzima aromatasi, responsabile della conversione degli androgeni in estrogeni. Questo processo è particolarmente importante nelle donne in post-menopausa, in cui la maggior parte degli estrogeni viene prodotta proprio attraverso l’aromatasi. Bloccando questo enzima, il Letrozolo riduce i livelli di estrogeni, limitando così la crescita di tumori estrogeno-dipendenti. In studi della tossicità a dosi ripetute in ratti e cani fino a 12 mesi, i principali rilievi osservati possono essere attribuiti all’azione farmacologica del composto. Il livello privo di effetti avversi è stato di 0,3 mg/kg in entrambe le specie.

Devono essere avviati un attento monitoraggio dei pazienti e misure appropriate (ad esempio l’immobilizzazione) per il tendine interessato (vedere paragrafo 4.8). L’efficacia non è stata dimostrata nelle pazienti con carcinoma mammario con stato recettoriale ormonale negativo. L’efficacia non è stata dimostrata nelle pazienti con carcinoma mammario con stato recettoriale ormonale negativo. Nei cani il letrozolo ha indotto segni di tossicità moderata a dosi fino 100 mg/kg. Nessuna paziente con una BMD normale al basale è diventata osteoporotica durante i 2 anni di trattamento e solo 1 paziente con osteopenia al basale (punteggio T di -1,9) ha sviluppato osteoporosi durante il periodo di trattamento (valutazione da revisione centralizzata).

I livelli di steady sono stati raggiunti dopo 1-2 mesi a tutti i regimi di dosaggio testati (0,1-5,0 mg al giorno). In vitro, il letrozolo inibisce gli isoenzimi 2A6 e, moderatamente 2C19, del citocromo P450 ma la rilevanza clinica non è nota. Pertanto, deve essere usata cautela qualora sia necessario somministrare contemporaneamente con letrozolo farmaci la cui eliminazione dipenda principalmente da questi isoenzimi o che abbiano un ristretto indice terapeutico (es. fenitoina e clopidrogel).

Dopo la somministrazione di 2,5 mg di letrozolo marcato con 14C a volontarie sane in post-menopausa, l’88,2 ± 7,6% della radioattività è stata recuperata nelle urine ed il 3,8% ± 0,9% nelle feci entro 2 settimane. Almeno il 75% della radioattività recuperata nelle urine fino a 216 ore (84,7 ± 7,8% della dose) è stato attribuito al glucuronide del metabolita carbinolo, circa il 9% a due metaboliti non identificati ed il 6% a letrozolo immodificato. ZOLTRON deve essere usato solo in donne con uno stato di post-menopausa definito chiaramente (vedere paragrafo 4.4).

Esso inibisce l’enzima aromatasi legandosi completamente all’ eme del citocromo P450, con conseguente riduzioe della biosintesi di estrogeni in tutti i tessuti dove è presente. Per i dati di sicurezza sugli eventi scheletrici nel trattamento adiuvante, si prega di fare riferimento alla Tabella 2. Le frequenze delle reazioni avverse per letrozolo sono principalmente basate su dati raccolti da studi clinici.

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